giovedì 28 gennaio 2010

Calendario Frutta e Verdura di stagione

Ormai siamo abituati a trovare qualunque tipo verdura, e frutta, in qualsiasi periodo dell’anno, grazie alle serre, alle importazioni, alle nuove tecniche colturali, ma siamo sicuri che questo sia veramente indice di benessere?



Intanto il sapore non sarà mai paragonabile con i prodotti coltivati e raccolti nel periodo giusto, mangiare le ciliege a gennaio appaga giusto la nostra vista, ma sicuramente non la nostra bocca e tanto meno il portafoglio.

Per non parlare poi delle sostanze che vengono usate per trattare, e spingere, in serra le coltivazioni che poi ingeriamo senza nemmeno saperlo.

infine, ultimo ma non per importanza, l’impatto ambientale che ha questo tipo di coltivazione, spreco di energie , risorse e inquinamento.



E’ proprio il caso di dirlo, “si stava meglio quando si stava peggio”; bisognerebbe imparare a comprare, o tornare a comprare, solamente ortaggi e frutti di stagione.



I vantaggi sono molteplici, in primis la varietà dei prodotti reperibili mese dopo mese, non ci potremmo mai annoiare, anzi sarà da sprone per trovare sempre qualche nuova ricetta gustosa da provare. Inoltre la natura non lascia mai nulla al caso, ci dona gli alimenti giusti al momento giusto; frutti con moltissima vitamina C nel periodo invernale per combattere il freddo, molto zuccherini in autunno per re-integrare il nostro corpo dopo il caldo dell’estate e prepararlo per l’inverno, etc etc insomma perché non approfittare del miglior nutrizionista, e per di più gratis?



In questo modo, è poi possibile comprare senza impatto ambientale, a Km 0, andando ad acquistare direttamente dai produttori di zona, niente più trasporto su gomma, niente più celle frigorifere, dal produttore al consumatore. Si aiutano le piccole realtà locali, si riesce ad uscire dall’ottica della grande distribuzione, che strozza i piccoli produttori a discapito anche della qualità di quello che mangiamo. Anche il nostro portafoglio, alla fine, ne trarrà un beneficio, nessun intermediario che deve rincarare i prezzi, però non è naturalmente  pensabile poter strappare il prezzo a cui i produttori vendono alla grande distribuzione, non ci si deve aspettare un costo irrisorio, altrimenti l’azienda non potrà mai slegarsi dalla produzione intensiva.



Si deve trovare il giusto compromesso tra qualità e prezzo, l’agricoltore deve poter migliorare la sua produzione, con un occhio in più alla qualità piuttosto che alla quantità, ma deve pure poter avere un rientro economico soddisfacente per permetterselo. E’ una partita che si gioca a due, solo con qualche sacrificio da entrambe le parti si può sperare d’arrivare da qualche parte.



Vi allego i calendari stagionali di frutta e verdura, buona spesa consapevole,



Elder Carelli



Frutta



Verdura

mercoledì 13 gennaio 2010

I NOSTRI FORNITORI

MANENTI - Sergnano   -     Verdura     quindicinale
Referente: Manenti    Cadenza: quindicinale    Cert. BIO: no

GARGIONI - Bottaiano -     Carne bovina  
Referente: Andrea    Cadenza: bimestrale    Cert. BIO: no

AVICENNA –(CR) Casaletto di Sopra - http://www.avicennabio.it/ - verdura e frutta
Referente: Alessandra    Cadenza: settimanale Cert. BIO: sì

Coop.IRIS - (CR)    http://www.irisbio.com/    Pasta-Farine-Sugo pomodoro
Referente: Nadia    Cadenza: semestrale  Cert. BIO: sì

TAVAZZANI - (PV)    http://www.risodellamonsignora.it/   Riso    
Referente: Alessandra    Cadenza: semestrale     Cert. BIO: sì

PEVERI - (RE)    http://www.ciaolatte.it/    Parmigiano Reggiano  
Referente: Moira Cadenza: trimestrale (GaSpino) Cert. BIO: sì

ASTORFLEX    http://www.astorflex.it/    scarpe   
Referente: Cristina Cadenza: semestrale    Cert. BIO: -

LESCA SIMONE (PV)    Via Cascina Regina, 66 -27030 Langosco (PV)  riso-legumi-farine      
Referente: Mariese Cadenza: semestrale    Cert. BIO:  sì(solo riso e borlotti)

COOP KOALA  - Crema - www.koalacoopsociale.it - Pasta fresca
Referente: Cecilia Cadenza: semestrale    Cert. BIO: no

OFFICINA NATURAE - Rimini-  www.officinanaturae.com - Detersivi
Referente: Elisa T. Cadenza: semestrale    Cert. BIO: sì

AROMA-ZONE - Francia - www.aroma-zone.com - Cosmetici/Fai da te
Referente: Elder Cadenza: semestrale Cert. BIO: sì (non tutto)

Progetto Ragioniamoconipiedi - www.ragioniamoconipiedi.it - abbigliamento/calzature
Referente: Maria Cadenza: semestrale Cert. BIO: -

Made in NO - (NO) - www.made-in-no.it - abbigliamento intimo
Referente: Clelia Cadenza: intergas Cert. BIO: sì (EquoSolidale)

LA SIEMBRA - Crema - prodotti equomercato
Referente: Mimmo Cadenza: semestrale Cert. BIO: sì (EquoSolidale)

Panificio Astori - (BS) - prod. forno/panettoni/colombe
Referente: Alessandra Cadenza: novembre/prima di Pasqua Cert. BIO: sì

Filiera Corta Solidale - (CR)- http://www.filieracortasolidale.it/ - L'altro modo di fare la spesa
Referente: Clelia Cadenza: trimestrale Cert. BIO: sì (EquoSolidale)

BIRRIFICIO SGUARAUNDA - (BG) - http://www.birrificiosguaraunda.it/ - Birra artigianale
Referente: Andrea Cadenza: bimestrale Cert. BIO: no (solo un tipo di birra Cert. BIO)


FORNITORI CON SPACCIO DIRETTO


ALINOR - Ripalta Cremasca    http://www.alinor.it/  Latte Vegetale
Cert. BIO: sì

CANTONI- Sergnano -  Formaggi vaccini
Cert. BIO: no


Coldiretti: in vigore la prima legge su cibo a Km 0

Approvata dalla regione Veneto su iniziativa della Coldiretti, la prima legge sui cibi a Km 0, con il via libera dell’Unione Europea, è finalmente operativa. La legge consentirà di far arrivare più facilmente sulle tavole prodotti locali che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti.


Con il via libera dell’Unione Europea è finalmente operativa la prima legge sui cibi a chilometri zero approvata dalla regione Veneto su iniziativa della Coldiretti che ha raccolto le firme in suo sostegno. L’ aumento del costo dei carburanti incide pesantemente sulla spesa alimentare visto che ogni pasto percorre in media 1.900 chilometri prima di giungere sulle tavole e l’operatività della legge consentirà di far arrivare più facilmente sulle tavole prodotti locali che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti.



Il testo innovativo introduce per la prima volta - sottolinea la Coldiretti - la definizione di “prodotti agricoli a km zero” individuando caratteristiche precise ed essenziali quali: stagionalità, sostenibilità ambientale, qualità organolettiche e legame con la tradizione culinaria. In un Paese come l’Italia dove oltre l'86 per centro dei trasporti commerciali avviene su gomma e la logistica incide per quasi un terzo sui costi di frutta e verdura, la nuova norma promuovendo il consumo di prodotti locali aiuta le tasche ma anche - precisa la Coldiretti - la salute e l'ambiente in quanto riduce le emissioni di gas ad effetto serra che provocano cambiamenti climatici.



L'iniziativa - sottolinea la Coldiretti - risponde al bisogno di un numero crescente di consumatori che vuole condurre uno stile di vita attento all'ambiente e alla salvaguardia del clima anche a tavola. Dopo la pubblicazione nel BUR la normativa - continua la Coldiretti - sarà applicabile a tutti gli effetti autorizzando anche gli enti locali a promuovere l'orientamento del consumo dei prodotti di provenienza regionale in mense pubbliche, nella ristorazione collettiva e in tutti i supermercati.



Tra gli obiettivi della legge vi è la promozione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole elementari, istituti scolastici superiori, università, ospedali e caserme nella misura del 50 per cento, una percentuale che non discrimina il prodotto di origine extraregionale o straniera ma - sostiene la Coldiretti - valorizza le tipicità locali consentendo ai consumatori di fare scelte consapevoli, sostenibili in termini di prezzo e meno impattanti sull'ambiente.



L'articolato prevede inoltre spazi riservati agli agricoltori nei mercati rionali, che non andranno a ledere gli interessi di altre categorie, ma integreranno la gamma delle offerte stagionali ai consumatori attraverso la filiera corta. Significativa l'adozione di "menù a km zero" da parte di alcuni ristoratori che impiegano ricette a base del 30 per cento di specialità provenienti dalle campagne circostanti.



In Veneto sotto lo “slogan km zero” sono operativi 100 mercatini agricoli, una mensa ospedaliera (la seconda d'Italia) ad Adria, un circuito di 30 ristoranti che adottano menù a breve distanza utilizzando le tipicità delle campagne limitrofe e oltre 36000 pasti all'anno nelle scuole dei comuni di Vittorio Veneto , Tombolo, Galliera Veneta, Rosolina e Porto Tolle sono realizzati con prodotti locali, ma iniziative sono presenti in tutta Italia. Sono - conclude la Coldiretti - circa 500 i mercati degli agricoltori di campagna Amica presenti in tutte le province nazionali ed oltre 60mila i punti di vendita diretti delle aziende agricole dove comprare formaggi, vino, salumi, extravergine e ortofrutta del territorio.



Fonte: http://www.terranauta.it/a1715/consumo_critico/coldiretti_in_vigore_la_prima_legge_su_cibo_a_km_0.html

martedì 12 gennaio 2010

Dado fatto in casa

TUTTO NATURALE e senza glutammato e altre schifezze
RICETTA
500 g di macinato di carne
500 g di sale grosso
500 g di carote
500 g di sedano
con pochissima acqua si fa cuocere la carne con il sale e ci si aggiungono le verdure a pezzetti (o tritate), quando il composto si è asciugato si mette nel mixer e si frulla tutto. Se risultasse ancora liquido rimettere un po’ sul fuoco.
Messo nei barattoli dura circa un anno anche fuori dal frigorifero, si possono fare varianti (togliere la carne per un dado vegetale)

Provare per credere…




Paola Tramacere

Ricette ECO-risparmiose

Scrub fatto in casa:


Ingredienti:
Un cucchiaio di olio di oliva
Un cucchiaio di miele
Mezzo cucchiaio di farina di mais fioretto (quella sottile)
Miscelare tutto in una ciotolina ed ecco pronto uno scrub idratante da fare in doccia.
Variando la granulosità della farina varia anche l'azione esfoliante. Con la farina di mais normale (meno sottile della fioretto) lo scrub diventa anche "attivante per la circolazione delle gambe". Per un'azione più delicata invece si può usare la farina di grano integrale.
Ieri ho provato col sale fino al posto della farina: ottimo!

 


Latte Detergente Viso:


Se siete rimaste senza latte detergente per struccarvi provate:
Ingredienti:
Un cucchiaio di yogurt bianco
Un cucchiaino di olio (oliva/mandorle dolci/Karitè)
Un cucchiaino di miele
50 ml di acqua (o infuso malva/camomilla/acqua di rose)
Miscelare tutto, si conserva in frigorifero 4-5 giorni. Rimarrete stupite!


Apretto:


ingredienti:
Qualche granello di amido
4-5 goccie di olio essenziale trasparente (es.lavanda)
3-4 dita di acqua in uno spruzzino
Mettere il tutto nello spruzzino, agitare bene e usare al posto dell'appretto del supermercato.
L'olio essenziale deve essere trasparente per non lasciare macchie sulla biancheria.


Visto il clima, buone stirate! Ciao ciao flower

 




  Alessandra Giovannini

Gruppo d’Acquisto Solidale

La globalizzazione, lo sfruttamento indiscriminato e intensivo delle risorse, la grande distribuzione a discapito delle Piccole e Medie Imprese (PMI), le speculazioni di pochi in barba a molti, tutto questo e molto altro ci ha portato alla crisi che si sta vivendo.

Cambiare il mondo è fattibile, un’altra economia è auspicabile, ci vuole però la volontà di farlo, in primis di chi ci governa, incentivando fonti di energia rinnovabile, utilizzo di carburanti a basso impatto ambientale, investendo nella ricerca etc etc



Ma noi, nel nostro piccolo, non dobbiamo stare a guardare e sperare che tutto ci piova addosso come manna dal cielo. Ognuno di noi può, e deve, darsi da fare per far si che questo cambiamento avvenga, ad esempio attraverso un consumo critico.

Qualcuno avrà già sentito parlare dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), realtà che sta prendendo sempre più piede su tutto il territorio Nazionale, tanto che anche la grande distribuzione sta studiando questo fenomeno, per capire come sfruttare anche questa opportunità.

I GAS non sono altro che gruppi di persone che si uniscono per fare acquisti collettivi, all’ingrosso, di merce che viene poi distribuita ai diversi appartenenti del gruppo. Non è richiesta nessuna quota associativa, tutto completamente gratuito, nessun obbligo ad acquistare, nessun problema ad uscire dal gruppo in qualsiasi momento. La scelta dei prodotti da acquistare, però, non è indirizzata solo al risparmio che si può avere acquistando all’ingrosso, ma c’è una ricerca accurata dei produttori da cui acquistare. Si cerca di incentivare l’acquisto dai piccoli produttori presenti sul territorio, filiera corta, con conseguente riduzione dei costi  e impatto ambientale, si prediligono aziende Biologiche e Biodinamiche, favorendo anche realtà che guardano al sociale.

Cercare piccoli imprenditori locali, rende anche possibile conoscere, e toccare con mano, tutto il processo produttivo, l’impatto che questo ha sull’ambiente e sul territorio. Inoltre aiuta queste PMI a sganciarsi dalla grande distribuzione, che riduce all’osso i ricavi per gli imprenditori, costringendoli ad abbassare i prezzi a discapito della qualità del prodotto finito. Quante volte ci siamo lamentati che le pesche non hanno nessun sapore, che non ci sono più le fragole di una volta, che le bistecche si dimezzano durante la cottura.

Andando direttamente dal produttore, invece, si bypassano i vari stoccaggi della merce, frutta e verdura non devono essere raccolte ancora acerbe, non viaggiano su strada e non vedono celle frigorifere prima di arrivare sulle nostre tavole. Dalla pianta arrivano direttamente nei nostri piatti, dal contadino al consumatore, e finalmente si torna a sentire il vero gusto della frutta e della verdura. Per non parlare poi della carne, vogliamo paragonare il sapore di un pollo cresciuto in batteria, che dopo 36 giorni di vita è già pronto per essere messo in vendita, con un pollo ruspante, libero di crescere all’aperto, mangiando sano, che arriva sulla nostra tavola a 6 mesi d’età?

Ma non solo per la qualità che ci arriva in tavola, che è nettamente superiore, ma anche l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi è pesantissimo. Grandi concentrazioni di animali, sfruttati al massimo, sono anche un rischio sanitario, innanzi tutto per l’allevamento e quindi bisogna trattare gli animali con antibiotici che poi arrivano direttamente sulle nostre tavole, e tutti gli scarti come letame e pollina che non si riesce a smaltire senza contaminare, con Nitrati, i terreni e quindi le falde acquifere.

C’è molto altro da dire sul consumo critico, sulla decrescita felice, su come ridurre lo spreco dell’energia, su come migliorare la nostra qualità della vita con piccoli gesti quotidiani, questo articolo vuole essere solo un’introduzione alla nuova rubrica ECO-NOMIA.

Incominciate a cercare se dalle vostre parti ci sono dei GAS già attivi, http://www.retegas.org/index.php?module=pagesetter&tid=3 , contattateli e fatevi spiegare come sono organizzati, quali sono i produttori da cui si servono, quali sono i benefici ad entrare a far parte del gruppo, informarsi non costa nulla. Se invece non esistono dei GAS attivi nella vostra città, parlatene con amici e parenti, magari scoprirete che ad altri potrebbe interessare un nuovo modo di acquistare, contattate il GAS più vicino a voi e troverete sicuramente qualcuno che è disposto a darvi una mano per iniziare, anche semplicemente scambiando informazioni sui produttori dai quali si riforniscono, per iniziare a fare gli ordini con il vostro nuovo GAS, fintanto che non siete operativi voi stessi e in grado di cercarvi autonomamente i produttori che più vi aggradano.

Io sono un neo GASista, son solo pochi mesi che faccio parte di un GAS, e anche il gruppo di cui faccio parte è relativamente nuovo, ma ho trovato persone che, come me, non vogliono più stare sedute ad aspettare che le cose cambino da sole, persone che mi arricchiscono giorno dopo giorno con le loro esperienze personali. Già, perché il GAS non serve solo per fare gli acquisti, ma è anche un grande risorsa culturale e umana, ci si aiuta a vicenda scambiando le competenze, e conoscenze, che ognuno di noi porta nel gruppo come bagaglio personale.



Elder Carelli